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Lunedì, 26 Febbraio 2018 14:43

Citazioni, plagio e remake nel cinema. In evidenza

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Il regista Hazanavicius e una copertina del Signore degli anelli. Il regista Hazanavicius e una copertina del Signore degli anelli.

Da tempo, fra critica e pubblico, si discute del confine fra plagio e citazione. Se infatti gli artisti che dichiarano di aver preso spunto da una scena particolare, da una trama o da un personaggio sono considerati sofisticati cinefili, l’assenza di questa comunicazione alla stampa e al pubblico può comportare imbarazzanti accuse e possibili fiaschi al botteghino. Negli ultimi anni, anche nel mondo di Hollywood, ci sono stati casi interessanti.

Citiamo ad esempio “The Artist”, scritto e diretto da Michel Hazanavicius e interpretato da Jean Dujardin e Bérénice Bejo. Il film, muto e in bianco e nero, presentato in concorso al Festival di Cannes 2011, ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali tra i quali spiccano cinque statuette ai premi Oscar 2012, tre Golden Globe, sette BAFTA e sei César. Nella trama, si riscontrano omaggi ai miti del cinema muto e in bianco e nero, e l’inserimento di questi temi ha determinato il successo della pellicola, facendone un piccolo caso.

Sempre restando nel mondo delle grandi produzioni internazionali, potremmo portare ad esempio il noto regista e attore statunitense Quentin Tarantino, grande fan di Sergio Leone e appassionato di spaghetti western, da cui ha tratto più volte ispirazione. Un suo lavoro del 2012, “Django” - con protagonisti Jamie Foxx, Christoph Waltz, Leonardo Di Caprio, Kerry Washington e Samuel L. Jackson - ispirato dall’omonimo film degli anni ’60 con Franco Nero, rientra proprio in questo caso.

Arriviamo a questo punto a un altro filone molto controverso: il re-make. Accolta spesso con freddezza dai puristi ma in modo imprevedibile dal pubblico, la produzione di nuove versioni di classici del cinema non ha sempre ottenuto risultati eccellenti. Qualche volta poi, oggetto di rifacimento e trasformazione in film sono stati anche serie tv, anime, fumetti, opere teatrali, classici della letteratura. Qui sarebbe davvero impossibile fornire un quadro generale, ma solo per citare i casi più eclatanti indichiamo: “Batman”, “Il signore degli Anelli”, “Harry Potter”, “Anna Karenina”, “La Carmen”, “Il Nome della Rosa”, “Godzilla”, “V per Vendetta”, “I Miserabili” e molti altri.

In tutti i casi fin qui trattati non possiamo parlare di plagio. La trasposizione cinematografica di libri e musical è da sempre praticata in maniera significativa. E la possibilità di re-interpretare un opera di successo esiste da tempi molto lontani, a partire dal Teatro Greco e dalle Grandi Opere Musicali.

Letto 2583 volte Ultima modifica il Martedì, 27 Febbraio 2018 10:32
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