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Domenica, 24 Giugno 2018 22:00

Margherita Hack: quando il destino è nelle stelle! In evidenza

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Margherita Hack Margherita Hack Foto dii Mrs. Rosalba Sgroia, Pubblico dominio, Wikimedia

 

Continuiamo a proporvi le storie di alcune ricercatrici e innovatrici, cogliendo l’invito della Wipo (World Intellectual Property Organization) che ha dedicato il 2018 alle donne protagoniste della ricerca e dell’innovazione. In questa occasione vogliamo raccontare la vita di Margherita Hack, considerata fra le maggiori astrofisiche italiane ed europee. Nata a Firenze nel 1922, si laureò nel 1945 in fisica con una tesi su una classe di stelle variabili, chiamate Cefeidi.

Da allora i suoi studi si focalizzarono verso la spettroscopia stellare, quello che sarà il suo principale campo di ricerca. La sua carriera universitaria prese forma nelle università di Firenze, Milano e Trieste. Proprio nella città friulana ottenne la cattedra di Astronomia nel 1964. Qui diresse l’Osservatorio astronomico fino al 1987 e fu a capo del dipartimento di astronomia fino al 1997. Sotto la sua guida questi istituti raggiunsero un livello di eccellenza riconosciuto dagli ambienti di ricerca internazionali. In seguito mantenne l’incarico di professore emerito all’Università di Trieste.

Altri prestigiosi incarichi li ebbe come membro nei seguenti istituti: la Società Italiana di Fisica, l’Accademia dei Lincei, la Società Europea di Fisica, il Consiglio scientifico della NASA, l’ESA (Agenzia Spaziale Europea). Atea convinta, divenne antifascista colpita dall’applicazione delle Leggi Razziali. Si sposò nel 1944 con Aldo De Rosa con cerimonia religiosa, ma solo per accontentare la famiglia del marito. A lui rimase legata per tutta la vita e insieme affrontarono anche numerosi viaggi all’estero per partecipare ad attività accademiche.

Nel 1989 fu candidata alle elezioni europee per il Partito comunista italiano (PCI) senza ottenere il seggio per pochi voti. In seguito fu eletta consigliere comunale a Trieste, nella giunta del sindaco Riccardo Illy. Non tutti sanno che negli anni ’40 la Hack partecipò ai Giochi della Gioventù a Roma, e svolse un ‘attività sportiva a livello agonistico vincendo anche campionati universitari nelle discipline del salto in alto e del salto in lungo. Dedicò tutta la sua vita alla ricerca e all’osservazione astronomica, scrisse più di 250 pubblicazioni internazionali per le università, e nel 1998 vinse il premio Grinzane Cavour per la divulgazione scientifica.

Negli ultimi anni partecipò a numerose trasmissioni televisive, in cui spiegava in modo semplice e diretto il funzionamento del sistema solare o altri temi inerenti la fisica. Il suo accento fiorentino e la sua schiettezza la resero inconfondibile al grande pubblico. Spesso, appariva in video interviste effettuate dalla sua abitazione di Trieste, seduta in poltrona e circondata da gatti, animali che adorava.

Nel 1998 ricevette il premio “Sport e Scienza” dall’Associazione Nazionale Azzurri d’Italia e nel 2012 divenne Dama di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana. Margherita Hack fu un modello di donna atea e indipendente. Fu sempre mossa da un forte senso etico e si impegno contro ogni forma di ingiustizia sociale. Scomparve serenamente all'ospedale di Cattinara, a Trieste, nel 2013. Non rinnegò mai i principi che ispirarono la sua lunga e straordinaria vita e di scienziata.

Letto 2201 volte Ultima modifica il Domenica, 24 Giugno 2018 09:46
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