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Venerdì, 15 Maggio 2015 18:18

Intervista a Greta Maria Ferraro - Artista Patamu In evidenza

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Maggio è il mese dei libri e non potevamo quindi non dedicare questo spazio ad una giovane scrittrice in erba di origini salentine, Greta Maria Ferraro, da poco entrata a far parte del mondo Patamu per tutelare i propri testi. L'abbiamo conosciuta in occasione del concorso letterario di narrativa e poesia organizzato dall'associazione culturale The Freak La mia bussola ha perso il Nord, in cui si è classificata al secondo posto della sezione della narrativa con un racconto emozionante e di grande attualità: Venuto dal mare. E' possibile leggere il suo e gli altri brani vincitori della selezione nell'antologia omonima edita da The Freak e ordinabile on line scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Come ti sei avvicinata alla scrittura e cosa ti ha spinto a partecipare ad un concorso letterario?

Non c'è stato un momento preciso in cui ho deciso di iniziare a scrivere. Diciamo che io e la scrittura ci siamo scoperte a vicenda. E' una passione che risale all'età elementare, per la quale devo senza dubbio ringraziare la mia cara maestra di italiano. Forse è addirittura un germe che mi porto dietro per DNA, considerato che, sebbene non mi abbia mai influenzato in modo diretto, anche mio padre ne è appassionato.
Ho partecipato ai primi concorsi letterari nazionali quando avevo solo 11 anni e il ricordo di quell'esperienza, nonché la voglia di misurarmi con nuove sfide, mi hanno spinto a cimentarmi in questa competizione e a tirar fuori, quindi, dal cassetto questa passione che non ho mai abbandonato. Era questo un desiderio che avvertivo da tempo, il concorso è stata l'occasione per esaudirlo, una notte insonne ha fatto il resto.

Il tuo racconto Venuto dal mare affronta il tema dell'immigrazione clandestina. Perchè hai scelto questo tema e da cosa hai tratto ispirazione?

Ho scelto questo tema perché, considerate le tragiche vicende degli ultimi tempi, lo trovo molto attuale. In particolare mi piaceva l'idea di far luce sulla questione, affrontandola, una volta tanto, non dal punto di vista della cronaca nera, da cui purtroppo siamo costantemente bersagliati, bensì dal punto di vista della speranza di chi è sopravvissuto ed è riuscito a costruirsi un futuro in una nuova terra.
A proposito dell'ispirazione, direi che il racconto nasce da tante esperienze di vita vissuta. Sono nata in Salento, terra tra i due mari, terra di confine. Terra in cui, specie in passato ma anche ora, non è affatto raro incontrare dei clandestini o comunque degli stranieri. Nasce dal ricordo dei progetti pomeridiani di inter-cultura all'epoca della scuola media, mirati a raggiungere l'integrazione con chi era da poco arrivato in paese. Nasce dai racconti di mamma sugli sbarchi provenienti dall'est nei primi anni Novanta. Nasce da quelle emozioni che gorgogliano dentro contemplando il mare. E da quelle sensazioni che si provano a bordo di un peschereccio, sensazioni che ho avuto la fortuna di conoscere, essendo nata in una famiglia composta, in parte, di pescatori.

Nell'era del web, la scrittura è secondo te ancora una forma di comunicazione valida per arrivare alle persone?

Certo, a mio avviso lo è ancora. Ritengo che, nonostante l'avvento delle nuove tecnologie e delle nuove forme di comunicazione, la scrittura abbia un ruolo centrale nella diffusione di idee e pensieri. Credo, poi, che "l'evoluzione" porti con sé, inevitabilmente e per fortuna, nuovi mezzi e nuovi supporti che possono essere di grande aiuto nella comunicazione. Dunque, quando parlo di scrittura, non faccio riferimento solo al caro vecchio libro, al quale resto comunque fortemente affezionata. Mi riferisco, più in generale, alla scrittura come contenuto che può avere tanti contenitori, come contenuto che può essere diffuso, per raggiungere tutti, attraverso canali storici come il libro o sempre nuovi come il web.

Qual è il tuo libro preferito o quello che ti ha maggiormente influenzato?

Il mio libro preferito è Oceano Mare di Alessandro Baricco, dono gradito di un carissimo amico e grande scoperta. Non so quanto abbia potuto influenzare il mio racconto o, in generale, quanto la scrittura di Baricco mi influenzi. Direi che sono lontana anni luce dalla sua originalità, dalla sua capacità introspettiva, dalle sue descrizioni accurate, dalla sua fantasia. Insomma da quelle caratteristiche che, a mio avviso, lo rendono lo scrittore più interessante e attraente di questi tempi.

Letto 3917 volte Ultima modifica il Giovedì, 04 Maggio 2017 18:05
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