Proseguiamo il nostro viaggio nel mondo degli artisti Patamu con i Narassen gruppo originario della provincia di Rovigo che dal 2006 porta avanti un progetto musicale originale che unisce la matrice rock – hard rock a sonorità latine ed orientali, con testi in italiano e contenuti impegnati. Sono entrati in Patamu da poco ma ci hanno conquistato subito non solo per la loro produzione artistica ma anche per la gentilezza, la disponibilità e l’impegno del suo co-fondatore Paolo Guerrato e di tutti i suoi componenti Lorenzo Merlo, Stefano Guidorizzi, Matteo Mandruzzato e Giorgio Cavallarin.
1. La vostra formazione in questi anni di attività ha subito dei cambiamenti, ci sono stati alcuni abbandoni e subentri. È difficile per dei ragazzi come voi fare musica e portare avanti il vostro progetto? Quali sono le principali difficoltà che avete incontrato e che incontrate quotidianamente?
Innanzitutto, “Ciao Patamu” e grazie per lo spazio che ci state offrendo. Quanto alla prima domanda, non è semplice coniugare gli impegni personali con la passione per questo progetto, che richiede una dedizione costante da parte di tutti i componenti. Questo è il motivo per cui, nel corso del tempo, la line-up ha subito alcune modifiche. Nonostante ciò, dal 2012 i Narassen hanno finalmente raggiunto quella stabilità che desideravano. Sicuramente la difficoltà maggiore che incontriamo nel quotidiano è connessa alla tendenza dei locali della nostra zona ad agire pianificando un errato modo di trarre profitto dall’evento. La consueta domanda:”quanta gente mi porti?” sottointende il pregiudizio diffuso tra i locali che dar spazio a un gruppo emergente rappresenti un azzardo per gli stessi in quanto il profitto non è sempre assicurato. Anche una band che propone musica nuova, adeguatamente pubblicizzata e sostenuta, può portare un ritorno economico, magari con spese contenute rispetto a Tribute Band che richiedono spesso cachet elevati non assicurando agli organizzatori un guadagno che permetta di coprire le spese. Gruppi come il nostro, che credono nella musica inedita, sono tuttavia spinti da una passione tale da far passare in secondo piano il fine di lucro.
A dicembre 2014 avete presentato MEMENTO VIVI. Da dove nasce il titolo dell’album e come è stato concepito?
Il titolo dell’album Memento vivi, ricordati che devi vivere, è stato concepito da Giorgio, il nostro batterista, prendendo spunto dalla famosa locuzione latina Memento mori, con la quale nell’Antica Roma un servo ricordava al generale vittorioso, di ritorno da un trionfo bellico, la sua natura finita contro il rischio di superbia. L’obiettivo del nostro album è, invece, quello di ricordare all’ascoltatore l’importanza della vita. Una vita degna di essere vissuta (Quesito ad Ippocrate); una vita libera (Caccia alle streghe e Oltre il confine); una vita che si nutre dall’incontro con la vita dell’altro–da–sé (Marocco); una vita priva di qualsiasi forma di violenza e abuso (L’uomo nero e Fantasma). Vogliamo fare una menzione particolare al nostro grafico Mirco Bianchini, che ha fatto un lavoro egregio cogliendo la filosofia dell’album. Nonostante l’esistenza possa essere attraversata da eventi negati, il nostro messaggio è quello di ricordare sempre il valore della vita umana. Da qui è nata l'idea di rappresentare nel poster allegato al cd l’immagine di un bambino. Il suo cordone ombelicale tagliato simboleggia il passaggio da una vita ad un’altra. La “morte” che genera nuova nascita. La goccia di sangue con punte taglienti, logo dell’album, vuole rappresentare la sofferenza connessa a tale evento; il demone e l’ombra scura simboleggiano la morte.
L’album è ricco di brani intensi che toccano temi di attualità, come Nubi d’oriente sul conflitto israelo- palestinese, Fantasma sulla tragedia della shoah, Alligatore contro gli sprechi e la superbia dei politici italiani, Soldato di notte sul tema della guerra. Da dove nasce principalmente la vostra ispirazione? Perché questa scelta di fare rock impegno?
Nell’attuale periodo storico, in cui la musica è diventata per lo più mero prodotto commerciale a uso e consumo della massa, crediamo nella necessità per essa, e in modo particolare per il genere rock, di ritrovare il suo scopo primordiale, quello di trasmettere un messaggio che arrivi alla testa e al cuore e si trasformismi in una spinta a reagire. La scelta di cantare in lingua italiana nasce proprio da questo intento. Noi vogliamo, anzitutto, parlare alla nostra nazione.
MEMENTO VIVI è il vostro primo album: 14 Brani tutti depositati su Patamu.com e di questo siamo molto orgogliosi. Dove e quando possiamo ascoltarli prossimamente e dove possiamo acquistare il cd?
Entro il mese di Febbraio 2015 tutti i brani saranno ascoltabili gratuitamente su Soundcloud e Bandcamp, mentre l’acquisto potrà essere effettuato tramite la piattaforma Itunes. Se qualcuno desiderasse l’album fisico, approfondendo così anche l’aspetto grafico accennato in precedenza, può contattarci sulla nostra pagina Facebook, oppure su Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. e saremo lieti di spedirlo tramite posta a un costo davvero irrisorio. Abbracciamo con entusiasmo “il progetto Patamu” con la convinzione che questa sinergia darà tante soddisfazioni ad entrambi.
intervista a cura di Francesca Nofroni - Team Patamu
I Narassen sono: Paolo Guerrato, Lorenzo Merlo, Stefano Guidorizzi, Matteo Mandruzzato e Giorgio Cavallarin.
Qui trovate la loro pagina facebook, e di seguito la loro galleria immagini ;)