Ieri 17 Gennaio 2017 ho presentato alla Commissione Cultura della Camera dei Deputati, come fondatore di Patamu, una breve memoria sul recepimento della direttiva Barnier, facendo notare come un recepimento che portasse al mantenimento del monopolio SIAE sarebbe non solo discriminante per una realtà come Patamu, che ha voluto fortemente fondarsi in Italia, ma sarebbe un grave segnale per tutta l'impresa culturale italiana.
Gentile Ministro Franceschini,
sono Adriano Bonforti, fondatore della startup Innovaetica, che gestisce la piattaforma Patamu.com per la tutela degli artisti e delle loro opere d'arte.
Ho ascoltato la sua audizione del 30 Marzo scorso presso le Commissioni riunite Cultura e Politiche UE, ed ho avuto modo di apprezzarne alcuni punti in particolare, come la sua attenzione alla tutela del diritto d'autore, ed in particolar modo alla tutela dei diritti dei giovani.
Per questo motivo, essendo il fondatore di una piattaforma che ad oggi conta quasi 10.000 artisti iscritti (di cui la maggior parte sotto i 35 anni) che hanno già depositato 25.000 opere, chiedo che anche i loro diritti vengano tutelati, ed anche la loro voce venga ascoltata, visto che hanno scelto di affidarsi ad una realtà diversa rispetto alla SIAE.
Lo scorso 3 Febbraio 2016, in commissione cultura, il Presidente della SIAE Filippo Sugar ha provato a convincere i membri della commissione - e chiunque fosse virtualmente all’ascolto - che “monopolio è bello” (qui il video integrale). La tesi del Presidente della SIAE, ovvero che il monopolio sia l’unica via per garantire trasparenza, diritti e corretta rappresentatività è però a nostro parere troppo parziale e non seriamente difendibile. Le affermazioni del Presidente Sugar durante l'audizione contengono spesso incongruenze o imprecisioni, o altrimenti spiegano solo una parte parziale superficiale della questione in oggetto. Purtroppo non possiamo analizzare l'intera audizione in un solo articolo, che altrimenti risulterebbe (ancora più) lungo e noioso. Proveremo a soffermarci sulle parti più rilevanti, lasciando le restanti ad una futura analisi.
Oggi è un giorno importante per Patamu: nasce infatti l'osservatorio per far sì che la direttiva Barnier venga recepita ed applicata anche in Italia a partire dal Febbraio 2016, come previsto dalla legge.
La direttiva Barnier è stata approvata in via definitiva dal Parlamento Europeo nel 4 Febbraio 2014, ma gli stati membri hanno due anni di tempo per adeguarsi. Tra le tante novità della direttiva, un mercato più aperto - con dunque più possibilità di scelta per gli artisti - ma soprattutto l'obbligo per tutte le collecting societies di permettere ai propri autori anche l'utilizzo delle licenze Creative Commons, oltre al copyright tradizionale, come Patamu fa già da tanto tempo.