A gennaio di quest'anno il piccolo principe è uscito dal lungo tunnel del diritto d'autore, quei settanta o oltre anni dalla morte dell'autore, durante i quali un'opera è di fatto intoccabile, a meno di un complesso iter di permessi e soprattutto oneri economici. Da un po' più di un mese però il piccolo principe, il celeberrimo libro per bambini di tutte le età, è entrato in quello stato di grazia, sempre più raro, chiamato pubblico dominio. Il che vuol dire che sarò possibile per tutti ripubblicarlo, tradurlo, o inventare storie a lui ispirate, senza il rischio di incappare in multe miliardarie. Una buona notizia per una volta? Purtroppo solo in parte, visto che in questo caso la questione è particolarmente beffarda.