In occasione della Giornata Mondiale della proprietà intellettuale (Wipo), il cui tema per l’edizione 2018 è incentrato sull’inventiva e la creatività al femminile, ricordiamo una donna e una scienziata il cui impegno è stato fondamentale per la biotecnologia e la scienza in generale.
Fra le ricercatrici e le donne che hanno contribuito in modo importante allo sviluppo tecnologico possiamo certamente ricordare Rosalind Franklin. La chimica britannica (Londra 1920 - ivi 1958), è nota a livello internazionale per aver reso possibile la scoperta del DNA. Le sue ricerche sulle immagini di “diffrazione” del DNA sono state il punto di partenza per l’individuazione della struttura molecolare da parte di Watson e Crick. I ricercatori ammisero in seguito di aver studiato proprio quei lavori della Franklin che mostravano la famosa struttura ad elica. Oggi il suo nome compare giustamente fra quello degli scienziati James Watson, Francis Crick e Maurice Wilkins che realizzarono la scoperta in Gran Bretagna nel 1953.
La ricercatrice di cui stiamo parlando però, non aveva evidentemente l’ossessione per il successo personale e per il riconoscimento dei brevetti. Sembra credesse fortemente che l’innovazione e il pensiero scientifico fossero beni da condividere. Intendeva quindi la figura del ricercatore e dello scienziato come un mezzo per raggiungere lo sviluppo tecnologico. Uno sviluppo da unire alla vita quotidiana. «La scienza e la vita di tutti i giorni non possono e non devono essere separati», diceva parlando del suo impegno per la ricerca.
Ma che cos’è il DNA?
Quella del DNA (dall’inglese Deoxyribo Nucleic Acid) è stata una scoperta scientifica fondamentale per il progresso delle biotecnologie. E’ presente in tutti gli organismi viventi, dagli animali alle piante fino ai batteri e si può considerare come “il grande libro della vita”. La molecola dell’acido desossiribonucleico è la più piccola quantità di una sostanza in grado di conservarne la composizione chimica, determinarne il comportamento e le proprietà. La sua immagine, famosa nel mondo, è la “spirale a doppia elica”. Il termine è diventato poi sinonimo di essenza e in modo figurato si usa dire “avere nel dna” come nel senso di predisposizione caratteriale, istinto naturale.
In pratica il DNA fornisce tutte le informazioni necessarie per definire le caratteristiche delle forme di vita come: ad esempio, pensando al corpo umano, colore degli occhi, struttura corporea, tipo e colore di capelli. La somiglianza fra genitori e figli è dovuta proprio al fatto che i “dati” contenuti al suo interno vengono tramandati ed ereditati di generazione in generazione.