La scorsa settimana vari giornali hanno rilanciato la notizia del quotidiano La Stampa secondo cui la commissione UE starebbe valutando l'apertura di una procedura di infrazione verso l'Italia per non aver. Le cose iniziano dunque a smuoversi nonostante la miopia delle istituzioni locali, anche grazie alle battaglie che Patamu ha portato avanti assieme ai suoi artisti, dalla raccolta delle 30.000 firme su change.org, alle audizioni in Parlamento, fino all'istruttoria che l'Antitrust ha avviato nei confronti di SIAE su richiesta di Patamu per condotte sleali e abuso di posizione dominante.
Gentile Ministro Franceschini,
sono Adriano Bonforti, fondatore della startup Innovaetica, che gestisce la piattaforma Patamu.com per la tutela degli artisti e delle loro opere d'arte.
Ho ascoltato la sua audizione del 30 Marzo scorso presso le Commissioni riunite Cultura e Politiche UE, ed ho avuto modo di apprezzarne alcuni punti in particolare, come la sua attenzione alla tutela del diritto d'autore, ed in particolar modo alla tutela dei diritti dei giovani.
Per questo motivo, essendo il fondatore di una piattaforma che ad oggi conta quasi 10.000 artisti iscritti (di cui la maggior parte sotto i 35 anni) che hanno già depositato 25.000 opere, chiedo che anche i loro diritti vengano tutelati, ed anche la loro voce venga ascoltata, visto che hanno scelto di affidarsi ad una realtà diversa rispetto alla SIAE.
GUARDA QUI IL VIDEO INTEGRALE DELLA CONFERENZA STAMPA
(l'intervento principale di Adriano Bonforti è dal minuto 12 al minuto 24)
Si è tenuta questa mattina alle 10 presso la Camera dei Deputati la Conferenza Stampa "Direttiva Barnier, Monopolio SIAE: cambiare tutto per non cambiare niente?", organizzata dall On. Cristian Iannuzzi, con il fondatore di Patamu Adriano Bonforti, l'avvocato esperto di diritto d'autore Simone Aliprandi, ed il musicista ed organizzatore di eventi Andrea Caovini.
Oggi è un giorno importante per Patamu: nasce infatti l'osservatorio per far sì che la direttiva Barnier venga recepita ed applicata anche in Italia a partire dal Febbraio 2016, come previsto dalla legge.
La direttiva Barnier è stata approvata in via definitiva dal Parlamento Europeo nel 4 Febbraio 2014, ma gli stati membri hanno due anni di tempo per adeguarsi. Tra le tante novità della direttiva, un mercato più aperto - con dunque più possibilità di scelta per gli artisti - ma soprattutto l'obbligo per tutte le collecting societies di permettere ai propri autori anche l'utilizzo delle licenze Creative Commons, oltre al copyright tradizionale, come Patamu fa già da tanto tempo.
Partiamo da una considerazione: l'esperienza del Teatro Valle Occupato passerà alla storia.
In un'epoca in cui gli stessi politici che ora si ergono a difensori del patrimonio culturale italiano affermavano che “con la cultura non si mangia”, nacque e si realizzò un'utopia. In un Teatro, simbolo per eccellenza delle arti con la a maiuscola, si realizzava un impianto alternativo alle decadenti e disattente istituzioni italiane, una proposta alternativa e globale, ovvero non solo limitata all'arte, dell'Italia, dell'Europa e del mondo che potremmo essere.
Un paese delle meraviglie di Alice in cui si incontrano costituzionalisti che parlano di bene comune, bambini che non vanno a guardare l'Opera dei grandi assopendosi sulle poltrone, ma vanno a metterla in scena in prima persona [...]