È appena diventata pubblica la notizia dell'avvio di un'istruttoria da parte dell'Antitrust nei confronti di SIAE per abuso di posizione dominante, iniziata questa mattina con un blitz dell'Antitrust negli uffici SIAE.
Secondo l'Antitrust, infatti, la SIAE avrebbe messo in atto pratiche scorrette nei confronti degli artisti e della concorrenza per difendere il suo monopolio.
L'apertura dell'istruttoria verso SIAE, cui Patamu.com ha partecipato in difesa dei suoi 13.000 artisti inviando prima un esposto all'Antitrust e poi collaborando attivamente all'avvio dell'istruttoria oggi resa di pubblico dominio, costituisce un ulteriore importante passo per l'abolizione del monopolio SIAE. Ora bisogna passare ai fatti, abolendo il monopolio non solo per le realtà che operano dall'estero, ma anche per le realtà che come Patamu operano dall'Italia, in modo da eliminare la distorsione della libera concorrenza cui abbiamo assistito fino ad ora, e che ha danneggiato gravemente non solo Patamu, ma anche gli artisti, le imprese creative italiane e la cultura in generale. Patamu in particolare ha pagato cara la volontà di rimanere in Italia, in termini di danni mediatici, di scorrettezze subite e di danni economici. Per fortuna, grazie al sostegno dei nostri artisti, la nostra resilienza è alta.
Le iniziative intraprese da Patamu per l'abolizione del monopolio sono ormai moltissime e vale la pena elencarle.
Siamo partiti con una petizione su Change.org per abolire il monopolio SIAE ed una lettera aperta al ministro Franceschini ad oggi senza risposta.
Abbiamo anche presentato un esposto all'Antitrust nei confronti di SIAE per abuso di posizione dominante, a cui è seguito l'invio di un parere dell'Antitrust alle Camere in cui si chiedeva l'abolizione del monopolio. Più recentemente Patamu è stata convocata dall'Antitrust per l'avvio dell'istruttoria nei confronti di SIAE per abuso di posizione dominante, in cui Patamu ha portato testimonianze del comportamento scorretto ed abusivo di SIAE nei confronti non solo di Patamu e dei suoi 13.000 artisti ma degli artisti italiani in generale.
Infine, guardando direttamente alla direttiva europea Barnier sui diritti d'autore, prima ignorata e poi recepita dall'Italia nel peggior modo possibile trasformandola in una difesa ad oltranza della SIAE, Patamu ha lanciato in aperta protesta con la miopia delle istituzioni il servizio Patamu LIVE, per permettere ai propri artisti di riscuotere royalties senza passare per la SIAE, visto che l'autoriscossione, garantita a parole dall'articolo 180 della legge sul diritto d'autore, non è applicabile in modo realistico in Italia perché scoraggiata dal perdurare del monopolio (qui il comunicato stampa).
Tutte queste iniziative di Patamu sono state rese possibili dal supporto dei nostri iscritti e sostenitori: Patamu è una startup innovativa a vocazione sociale riconosciuta per il suo impegno alla tutela dei diritti degli artisti, e tutte le entrate sono reinvestite per crescere come progetto e per far crescere professionalmente i propri iscritti.
Per questa ragione vi invitiamo a sostenerci, soprattutto rilanciando la nostra petizione su change.org/aboliamomonopoliosiae firmandola e facendola firmare, condividendola attivamente sui social, ma anche invitando più artisti possibile ad iscriversi a Patamu in modo che possiamo far sentire la nostra voce insieme in questa battaglia.
Questa è infatti un'opportunità unica per far sì che attraverso progetti come Patamu gli artisti ed i creativi possano partecipare ad un vero cambiamento dei modelli di produzione artistica culturali e mondiali.