Milano, 26 Maggio 2016 - Patamu.com, startup nata e residente in Italia, con all’attivo già 10.000 artisti iscritti e 25.000 opere depositate, sfida il monopolio della SIAE aggiungendo tra i suoi servizi anche quello per l’intermediazione del diritto d’autore, proponendosi quindi come una reale alternativa alla Società Italiana Autori ed Editori.
Fino ad oggi, Patamu ha offerto ai suoi artisti i servizi di protezione dal plagio delle opere, di assistenza legale sulle tematiche del diritto d’autore e di autoriscossione del diritto d’autore, senza però poter fare intermediazione diretta a causa della legge del 1941 che sancisce il monopolio della SIAE.
Dopo diverse iniziative - la petizione su change.org/aboliamomonopoliosiae per l’abolizione del monopolio, una lettera aperta al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini ed un esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per violazione delle norme sul libero mercato - finora inascoltate, Patamu ha deciso di iniziare a fare intermediazione, guardando direttamente alle direttive europee ed organizzandosi come entità di gestione indipendente per la riscossione dei diritti d'autore dall’Italia, in accordo con quanto previsto dalle nuove normative europee (direttiva 2014/26/UE cosiddetta Barnier).
“Il monopolio SIAE è un caso ormai unico in Europa, che va in contrasto con le norme del libero mercato e della libera circolazione dei servizi. Siamo l’unico potenziale competitor italiano della SIAE, ma non possiamo raccogliere royalty. Paradossalmente, veniamo penalizzati rispetto agli altri competitor europei proprio perché abbiamo puntato sull’Italia” dichiara Adriano Bonforti, fondatore e CEO di Patamu.com.
“Oggi rappresentiamo già 10.000 autori, ma la politica non ha ritenuto utile consultarci. Abbiamo deciso che l’unico modo di essere interlocutori in Italia è iniziare a fare intermediazione, guardando direttamente alle normative europee.
Decidere di fare intermediazione dall'Italia è un atto coraggioso. Fondando Patamu all'estero avremmo avuto sicuramente la vita più semplice, ma è solo agendo dall'Italia che possiamo mettere in luce l'ingiustizia nei confronti di tutti gli artisti e dell'industria creativa italiana.
La nostra azione di oggi rende possibili solo due finali: o la startup Patamu sarà costretta a chiudere e trasferirsi all'estero, chiarendo una volta per tutte che l'Italia non è l'Europa, o dopo 75 anni cadrà, davvero e per tutti, il monopolio SIAE.”
Il primo servizio a venire aggiornato sarà Patamu LIVE, che passerà dall’autoriscossione ad un servizio di intermediazione diretta delle royalties e potrà essere utilizzato dalle migliaia di artisti iscritti a Patamu senza vincoli, senza esclusive e senza passare per la SIAE. L’artista non dovrà prendere alcun tipo di accordo con il gestore di un evento, ma limitarsi a compilare un modulo online chiaro e trasparente.
A differenza del colosso nazionale, inoltre, Patamu non si appropria del repertorio degli artisti che potranno disporre liberamente delle loro opere.
La piattaforma Patamu è in grado di garantire una totale trasparenza sulle tariffe proposte ed una ripartizione analitica dei proventi (al contrario della SIAE, che per alcuni tipi di concerti propone una ripartizione “a campione”) a beneficio sia degli artisti che del gestore.
Gli artisti possono ricevere il pagamento online appena concluso l’evento, e possono scegliere di rinunciare al servizio, eliminando la loro iscrizione, con un preavviso di soli sessanta giorni.
La scelta di Patamu di diventare intermediario del diritto d’autore dall’Italia secondo le normative europee è un primo passo per consentire agli artisti di scegliere liberamente e per fare in modo che le industrie creative italiane diventino, nel nostro Paese, un volano di sviluppo strategico, una risorsa economica reale e una spinta per una rinascita culturale.
INNOVAETICA
Innovaetica S.r.l. è la società che ha creato e gestisce il progetto Patamu.
È iscritta al registro delle imprese innovative, e tra le pochissime a vedere riconosciuta legalmente la propria vocazione sociale da parte dello Stato Italiano.
Nel 2011 ha vinto il primo premio del concorso Inventare il futuro dell’Università di Bologna, sezione Arte, e nel 2012 il primo premio per aspiranti imprenditori nel concorso Fondo per la creatività istituito dalla Provincia di Roma.
LINK COMUNICATO STAMPA: vedi download allegati in basso
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Ufficio stampa
Patamu
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6Glab - il laboratorio di idee di SEIGRADI / Barbara Gemma La Malfa
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