Vi proponiamo un piccolo aggiornamento sulla questione della net neutrality negli Stati Uniti. In un post dedicato sulla questione abbiamo recentemente parlato di una imminente votazione, da parte della commissione americana sulle telecomunicazioni (FCC) che avrebbe dovuto decidere sulle regole a cui sono sottoposti i provider di internet. Ci aspettiamo che il risultato influenzi non poco il dibattito.
Il 26 Febbraio scorso l'FCC ha deciso, con tre voti favorevoli e due contrari (entrambi repubblicani), di applicare un regolamento in grado di difendere in maniera importante il principio della net neutrality. Internet sarà riclassificato come “common carrier”, traducibile malamente in “vettore comune”, una particolare dicitura entro cui cadono ad esempio le comunicazioni telefoniche, che vincola le parti in causa a operare “nell'interesse comune”. Tom Wheeler, presidente della commissione ha così commentato il risultato: “Nessuno, che si tratti del governo o di un'azienda deve controllare il libero accesso alla rete” e ancora “Internet è troppo importante per lasciare che siano i provider a fare le regole.”
Il risultato ci rende particolarmente felici perché è un tema importante di cui si parla sempre troppo poco, ma la battaglia è tutt'altro che vinta. Azioni legali sono attese in risposta a questa decisione e anche se la direzione è senz'altro quella giusta, ancora molti sono i rischi sulla strada di una piena accettazione di questo principio, specialmente dal momento che molte delle regole che si applicano ai common carrier sono immutate dagli anni trenta e il rischio è che l'FCC guadagni su internet un potere discrezionale che potrebbe essere più nocivo che benefico.