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Lunedì, 08 Luglio 2013 13:27

Tutto quello che avreste voluto sapere sul bollino SIAE e che non avete mai osato chiedere. In evidenza

Scritto da  Adriano Bonforti
Bollino SIAE Bollino SIAE Copyright SIAE.it

Il contrassegno SIAE, detto informalmente bollino, va purtroppo ancora oggi apposto su tutti i supporti contenenti opere di ingegno e d'arte, e il fatto che queste opere siano depositate in SIAE o meno non fa alcuna differenza. Queste le bad news. Tuttavia, e qui arrivano le good news, i prezzi cambiano drasticamente a seconda del fatto che si sia o meno iscritti alla SIAE. Chi è iscritto SIAE paga, per stampare 1000 copie di un CD in vendita a 20 euro, circa 1700 euro. Mentre, udite udite, chi non è iscritto SIAE paga, per lo stesso numero di copie, solo 30 euro. Abbiamo però ricevuto numerosissime segnalazioni di tentativi di vendere a non iscritti SIAE bollini in "versione costosa", addirittura paventando come necessaria l'iscrizione alla SIAE per poter stampare e vendere i propri CD. Ciò è assolutamente falso. Pur essendo i bollini obbligatori per tutti (per ora!), costano molto (ma molto) di meno ai non iscritti. Abbiamo deciso di scrivere questo articolo per fare chiarezza, informarvi sui vostri diritti, ed evitare qualsiasi tipo di abusi da parte di chicchessia. Prendete, leggete e diffondete! ;)


Diciamo subito due cose: la prima è che, dopo esserci riproposti per tanti mesi di scrivere un articolo con questo titolo, le righe che state leggendo sono state scritte quasi d'impeto, ad interesse di alcuni nostri lettori ed utenti che ultimamente hanno avuto a che fare con l'annosa e spinosa questione del contrassegno SIAE, informalmente detto "bollino", ricevendo informazioni contrastanti ed a volte errate.
Uno dei nostri utenti si sarebbe sentito dire peraltro che i bollini possono essere rilasciati solo a chi è iscritto alla SIAE (cosa non vera) e che
 la tutela dal plagio offerta da Patamu e piattaforme simili vale ovunque in Europa tranne che in Italia, dove ci si deve rivolgere necessariamente alla SIAE per la tutela dal plagio.

Evitando di commentare in questa sede le informazioni legislative "imprecise" fornite da parte degli uffici SIAE, rivolgiamo per oggi le nostre attenzioni al bollino.

La seconda cosa da dirvi è che avremmo potuto tranquillamente concludere il titolo con "...e che non hanno mai osato dirvi" oppure "...e che non siete mai riusciti a sapere", tante sono le difficoltà nel reperire informazioni esaustive sulle varie tipologie di bollino, sul suo ruolo, e sui costi che variano (molto) a seconda del tipo di uso che si deve fare dell'opera e del fatto che l'opera sia o meno depositata in SIAE.

Infine: questo articolo si riferisce in particolare ai bollini da apporre alle opere musicali. Ciò non vuol dire che alcuni concetti non siano validi in generale. Se dovesse emergerne la necessità, potremmo scrivere un articolo con una panoramica più ampia.

Dopo le consistenti premesse, veniamo finalmente alla domanda principale: cosa è questo benedetto bollino SIAE? La risposta ce la dà direttamente il sito SIAE.it

"Il contrassegno SIAE è uno strumento di autenticazione e di garanzia, ad uso sia delle Forze dell’Ordine che del consumatore, che può così distinguere il prodotto legittimo da quello pirata, e permette di individuare chi lo produce o commercializza."

ed ancora:

"
La Legge sul diritto d'autore, n. 633/1941), stabilisce (art. 181 bis) che su ogni supporto contenente programmi per elaboratore o multimediali nonché su ogni supporto (CD, cassette audio e video, CD Rom, DVD, ecc.) contenente suoni, voci o immagini in movimento che reca la fissazione di opere o di parti di opere protette dalla legge sul diritto d'autore (art. 1, primo comma, legge n.633/1941) destinati al commercio o che vengano ceduti in uso a qualunque titolo a fine di lucro deve essere apposto un contrassegno. Il compito di applicare il contrassegno, cioè di "vidimare" i supporti è affidato alla SIAE. Le modalità di rilascio e di utilizzo del contrassegno sono regolamentate dalDPCM 23 febbraio 2009, n.31 (GU n.80 del 6 aprile 2009)."

Detto in altre parole: il bollino non è, in principio, legato alla riscossione di diritti d'autore, bensì al fatto di poter dimostrare che un supporto contenente un'opera di ingegno non è contraffatto. Per questo motivo, esso va apposto anche su supporti contenenti opere non depositate presso la SIAE. Nonostante queste opere non siano depositate in SIAE, il bollino va comunque richiesto presso la SIAE, unica affidataria del compito di "vidimazione dei supporti". Per cui, anche i musicisti che hanno intenzione di distribuire, gratis o a pagamento, cd contenenti musica rilasciata in licenze libere o comunque non depositata in SIAE, devono attualmente apporre il bollino sulle loro opere.

Eppure, i costi di questo bollino variano enormemente a seconda del fatto che si sia iscritti in SIAE o meno. Infatti, se la SIAE non è mandataria dei nostri diritti (leggasi: se non siamo iscritti alla SIAE) si dovranno pagare solamente i costi di bollino e non i costi di compensi per diritto d'autore. Analizziamo i vari casi per fare chiarezza.

Caso 1: creo un CD contenente solo opere di cui sono autore, non depositate in SIAE, incise da me.
Se voglio venderlo, i bollini mi verranno a costare 0,031 euro per ogni copia (1000 copie = 31 euro), mentre se voglio regalarlo dovrò comprare i bollini per copie omaggio, che costano 0,0181 euro per copia (1000 copie = 18 euro).

Caso 2: creo un CD contenente opere depositate in SIAE (mie o non mie, non importa).
Ai costi indicati al punto 1 vanno aggiunti i compensi per il diritto d'autore. Bisogna aggiungere un forfait fisso di 0,360 euro a copia per le copie omaggio, mentre per quanto riguarda le copie in vendita va calcolato il 7,4% del prezzo di vendita (al netto d'iva) da aggiungere al costo "nudo" del bollino. Queste "aggiunte" sono calcolate per un CD standard da 74 minuti contenente solo opere depositate in SIAE. Se il minutaggio di opere depositate fosse più elevato od inferiore, la percentuale ed il forfait scaleranno di conseguenza.

Attenzione: va notato che in nessun caso il bollino tiene conto del pagamento dei diritti connessi, per cui se si volessero utilizzare ad esempio opere depositate in SIAE di cui non si è proprietari del Master, bisognerebbe contattare i proprietari per il pagamento dei diritti connessi. Allo stesso modo, se non si fosse proprietari dei Master di incisione o dei diritti d'autore di un'opera non depositata in SIAE, al di là dei costi del bollino andrebbero comunque contattati gli aventi diritto o gli enti mandatari dei loro diritti connessi per concordare il pagamento di tali compensi.

Ad ogni modo, riassumendo per il caso più utile ai nostri lettori: nel caso in cui noi fossimo i proprietari dei diritti d'autore e del master di incisione (e si suppone dunque anche dei diritti connessi) di opere non depositate in SIAE, dovremmo sì acquistare ed apporre un bollino per ogni copia, ma questo bollino avrebbe i costi indicati nel caso 1 (30 euro per 1000 copie), notevolmente inferiori rispetto ai costi che devono pagare gli iscritti SIAE.

Ricapitolando: è vero che ancora oggi i bollini SIAE vanno apposti su qualsiasi supporto, ma bisogna fare particolare attenzione al momento del loro acquisto, perché abbiamo ricevuto varie segnalazioni di tentativi di vendere i bollini "costosi" ad artisti che, non essendo iscritti alla SIAE, avrebbero dovuto pagare prezzi molto (molto!) più bassi. 
Infatti: se non siete iscritti alla SIAE e stampate 1000 copie del vostro CD per venderlo, il prezzo per i bollini non deve superare i 30 euro. E non ci sono altre tassazioni di sorta. Ci è stato segnalato anche che a volte si cerca di convincere l'artista non iscritto alla SIAE che l'unico modo per avere dei bollini, e dunque essere in regola con la vendita del proprio CD, è quello di iscriversi alla SIAE. Questo è ovviamente assolutamente falso. Calcolando che per iscriversi alla SIAE si spendono 220 euro a persona, e che il costo dei bollini per gli iscritti lievita da 0,031 centesimi a circa 1,7 euro  a copia (per un CD in vendita a 20 euro), si passa, per le nostre 1000 copie, da 30 euro
a circa 2000 euro (che, detto per inciso, tornano generalmente solo in minima parte all'autore sotto forma di royalties, e sono dunque perduti). Quindi fate molta, molta attenzione! E in caso di dubbio scriveteci!

Bene, fino a qui abbiamo parlato dei bollini per opere cosiddette fonografiche, dei loro costi e delle modalità di apposizione.
Ma come funziona il quadro più generale? Perché va apposto questo bollino, perché è imposto per legge dallo Stato Italiano, e cosa dice l'Europa a riguardo? Senza voler scendere qui troppo nel dettaglio, vi interesserà sapere che la SIAE ha perso un'aspra battaglia legale con un'impresa che affermava non solo di non voler apporre i bollini sui supporti contenenti le loro opere video, ma chiedeva anche che la SIAE le restituisse quanto versato.
Tutto prende le mosse da una sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità europee, che nel 2007 aveva sollevato i privati dall'obbligo di apposizione del bollino SIAE, se non fosse che nel 2009 ciò che era uscito dalla porta è rientrato dalla finestra, grazie ad un decreto del Governo che reintroduceva l'obbligo di apposizione dei bollini, senza peraltro chiarire se le opere rilasciate senza bollino nell'arco dei due anni precedenti fossero da dichiararsi legali o fuorilegge. 
Per chi fosse interessato agli argomenti, consigliamo la lettura degli articoli dell'avvocato Scorza linkati in queste righe.

Per quanto le acque si stiano muovendo, la storia anche recente di tutto ciò che riguarda opere di ingegno e diritto d'autore in Italia insegna che tutto va per le lunghe, e che le battaglie per piccoli successi e vittorie sono lente e dolorose. La morale di questo articolo è la seguente: anche se molto probabilmente i singoli privati saranno obbligati ancora per un (bel) pò ad apporre i bollini sui loro supporti, già qualcosa si può fare. Si può diventare più consapevoli e coscienti dei propri diritti e delle possibilità di scelta a disposizione, e nel momento in cui ci si trova davanti a qualcuno che impone l'acquisto dei bollini "costosi" anche se non si è iscritti alla SIAE, o addirittura che paventa come obbligatoria l'iscrizione alla SIAE, far valere le proprie ragioni ed i propri diritti. Noi saremo qui ad aiutarvi, come speriamo di aver fatto con questo articolo ed in altre occasioni precedenti.

Volete aiutare Patamu a continuare a informarvi, tutelare dal plagio le vostre opere senza passare per le collecting societies come la SIAE, offrire consulenza legale? Sosteneteci oggi stesso, anche con poco! :)


Grazie!

Adriano Bonforti 

Letto 88951 volte Ultima modifica il Giovedì, 07 Febbraio 2019 14:35

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10 commenti

  • Link al commento Guido Michielis Lunedì, 16 Marzo 2015 14:19 inviato da Guido Michielis

    Buongiorno,
    grazie per l'interessante articolo. Ho una domanda:
    io non sono iscritto Siae, ma IMRO (Irlanda), devo comunque pagare la percentuale del 7,4% in più per i bollini?
    Grazie mille,
    buon lavoro

  • Link al commento francesco fedele Martedì, 20 Gennaio 2015 14:56 inviato da francesco fedele

    ciao,
    i casi che contemplate riguardano:
    1) creo un CD contenente solo opere di cui sono autore, non depositate in SIAE, incise da me.
    2) creo un CD contenente opere depositate in SIAE (mie o non mie, non importa).
    ma poi nell'articolo si dà per scontato che chi è iscritto alla SIAE abbia depositato tali opere. quindi manca il terzo caso, cioè quello in cui l'autore è iscritto alla SIAE ma non intende depositare le opere che finiranno nel cd. in quel caso il bollino costa 30 euro o 1700?
    grazie

  • Link al commento marcello cirese Mercoledì, 08 Gennaio 2014 17:47 inviato da marcello cirese

    Ciao Adriano,

    articolo MOLTO interessante... avrei alcune domande da farti.
    Sto producendo un cd di 60 minuti contenete brani originali (registrati in SIAE) e cover di pezzi di altri artisti per conto di un gruppo (credo tutti iscritti SIAE). Volendo stampare 1000 copie da destinare ad uso promozionale (alcune) e da vendere ai loro concerti, in Italia e all'estero.... che tipo (o tipi) di bollino bisogna chiedere e quanto verrebbero a costare? Per l'esecuzione delle cover non è necessaria nessuna autorizzazione, che io sappia; eventuali diritti d'autore vengono assolti con l'apposizione del bollino... giusto?
    Ti ringrazio in anticipo per una tua rsisposta (spero tempestiva, visto che il progetto è in corso di finalizzazione... :-)
    Marcello

  • Link al commento Ivano Conti Giovedì, 21 Novembre 2013 17:58 inviato da Ivano Conti

    Ma il costo del bollino SIAE con opere depositate varia a seconda del numero di brani stampati in un CD? Se ho un CD con 12 brani e uno con 20, il costo del bollino cambia? Se sì, in che modo?

  • Link al commento Giovedì, 10 Ottobre 2013 22:30 inviato da Ruggero giullari

    Mi sembra ormai chiaro ed evidente che la necessitá di apporre il bollino derivi dall'esigenza di contrastare le contraffazioni abusive che danneggiano tutta la filiera legata ala produzione/distribuzione dei supporti regolari.
    Naturalmente questo servizio ha dei costi che tuttavia mi sembrano per altro abbastanza contenuti.
    Inoltre sul sito della Siae l'argomento mi sembra trattato in modo esaustivo, mi sorge cosí il dubbio che tutti quei casi in cui agli utenti qualcuno avrebbe cercato di vendere bollini piú costosi del dovuto sembrerebbero dovuti a spiegazioni malcomprese.....
    Cari saluti.

  • Link al commento Martedì, 01 Ottobre 2013 15:37 inviato da Francesco

    Ciao, in base al bollino siae volevo porre una domanda. In tanti anni ho accumulato basi acquistate su floppy (e ormai dispersi) e scaricate da siti free. Oggi stanno setacciando tutti quelli che eseguono in pubblico file di cui non dimostrano l'originalità. Per comodità d'uso ognuno archivia i suoi file sul computer per velocizzare ma per la legge sei in difetto. C'è un modo per potersi mettere in regola? Ad es. raccogliere un 1000 basi midi su un supporto (cd, dvd, pendrive...) e apporre un bollino siae che ne dimostri l'originalità?
    Ringrazio anticipatamente

  • Link al commento Martedì, 03 Settembre 2013 11:35 inviato da Vincent

    Io avrei un quesito da fare: Il dj in una serata durante la compilazione del programma musicale (Borderò) esegue brani di autori che non sono tutelati o non risultano iscritti alla SIAE, come si deve comportare? Li deve trascrivere lo stesso? Grazie per una eventuale risposta. Vincenzo

    [Edit Admin: la nostra tesi è che in questo caso tu non sia obbligato a compilare nulla. Certo, dovrai fare davvero attenzione a non inserire neanche per sbaglio un pezzo SIAE. Ti consigliamo questo interessante articolo dell'Avv. Angelo Greco http://www.laleggepertutti.it/15603_diffusione-nei-locali-di-musica-libera-licenze-creative-commons-non-bisogna-pagare-la-siae-il-caso-jamendo
    dove sono proposte 2 soluzioni:
    1) Segnalare l’evento alle SIAE, dichiarando nel borderò che non sono eseguite musiche SIAE e sperare nella restituzione del deposito cauzionale.
    2) astenersi (legalmente) dal denunciare l’evento alla SIAE in quanto non contiene musica SIAE. In tal caso, se nel corso dell’evento avrà luogo un controllo, sarà l’incaricato SIAE a dover provare che i brani eseguiti durante l’evento appartenevano al repertorio amministrato dalla collecting society. ]

  • Link al commento Mercoledì, 10 Luglio 2013 19:45 inviato da Simone Aliprandi

    forse possono interessare anche le slides del mio seminario "Anacronismi del sistema SIAE" tenutosi lo scorso 11 aprile a Milano e in cui si parla anche dei famigerati bollini. le trovate sul mio profilo Slideshare o cliccando sull'URL qui sopra.

    [ Edit admin: ecco il link del seminario di cui consigliamo caldamente la visione :)
    http://aliprandi.blogspot.it/2013/07/anacronismi-sistema-SIAE-seminario.html ]

  • Link al commento Administrator Mercoledì, 10 Luglio 2013 15:01 inviato da Administrator

    Cara Loredana, sei la prima commentatrice ufficiale del blog! :)
    Per rispondere propriamente alla tua domanda dovrei informarmi un pò di più, ma immagino che questo aspetto dipenda dagli accordi fatti prima dell'incisione con l'azienda. Il consiglio, maturato a fronte di esperienze personali, è di capire sempre cosa prevede il contratto, e non tralasciare questi che apparentemente sono dettagli , ma che poi possono incidere notevolmente sia sui costi che sulla facilità di usufruire delle proprie stesse opere. Ti promettiamo ad ogni modo di informarci di più sull'argomento per cercare di darti una risposta più esaustiva. Nel caso non ti rispondessimo entro 10 giorni, riposta la domanda sul Forum ;) A presto e grazie.
    p.s. Se credi nel progetto Patamu sostieni la nostra raccolta fondi su musicraiser, http://www.patamu.com/crowdfunding basta un contributo anche minimo!

  • Link al commento Lunedì, 08 Luglio 2013 15:55 inviato da Loredana

    Ciao!

    Grazie per le preziose informazioni. Avrei però una domanda: in quale caso si è proprietari del master? Lo chiedo perchè un'azienda che in passato ha curato una nostra incisione lo ha trattenuto, costringendoci a ristampare presso di loro (suppongo anche a pagare il bollino "più caro". Grazie per le ulteriori informazioni che vorrai darci.

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