Sebbene il diritto d’autore nasca al momento della creazione dell’opera, per poter vantare dei diritti su di un’opera è necessario poter dimostrare di esserne l’autore. È considerato autore di un’opera chi sia in possesso di una prova di creazione dell’opera. In caso di controversie, vale la prova più antica in ordine temporale.
Per i brani musicali è titolare del diritto d’autore sia chi scrive i testi, sia chi compone la melodia. Non è titolare del diritto d’autore invece chi riproduce ed esegue l’opera, cioè l’interprete od esecutore, che può risultare invece titolare dei cosiddetti diritti connessi. Tipicamente chi effettua l’arrangiamento dell’opera non è incluso tra gli autori, a meno che l’arrangiamento non finisca per diventare caratterizzante e necessario per l’opera stessa.
Il nostro servizio Patamu Registry serve proprio a produrre una dichiarazione di paternità legalmente valida e robusta, che diventa una prova di paternità in caso di assenza di prove contrastanti che siano antecedenti in ordine temporale.
Ai titolari del diritto d’autore la legge riconosce automaticamente una serie di diritti morali e patrimoniali.
I primi attengono alla sfera più strettamente personale e sono intrasmissibili, irrinunciabili, inalienabili ed imprescrittibili. Sono diritti morali il diritto di paternità, il diritto di integrità (l’autore può inibire qualsiasi modifica o abbinamento della propria opera che ritiene lesiva della sua dignità), il diritto di ripensamento (ritirare l’opera dal mercato) ed il diritto di inedito (diritto di pubblicare opere non ancora edite, che spetta agli eredi in caso di morte dell’autore).
I diritti patrimoniali sono invece collegati alla possibilità di utilizzazione e di sfruttamento dell’opera e sono trasmissibili, rinunciabili, alienabili e prescrittibili. Sono diritti patrimoniali per esempio quello di pubblicare, riprodurre, distribuire, eseguire, comunicare e mettere a disposizione del pubblico, dare in prestito, in noleggio, tradurre, trascrivere, modificare e rielaborare l’opera. I diritti connessi spettano, oltre che agli artisti interpreti ed esecutori, a tutti gli altri soggetti collegati all’opera come i produttori di dischi fonografici o supporti analoghi e i produttori di opere cinematografiche e audiovisive.
I diritti d’autore o royalties vengono pagati ai vari tipi di proprietari dell’opera in questione per l’uso della stessa. Sono quindi pagamenti per il diritto d’uso di copyright, brevetti, marchi, etc. Nella musica, le royalties vengono pagate ai proprietari della musica coperta da diritto d’autore; nell’arte e online, per l’uso di immagini; nell’editoria, dagli editori agli autori; e così via. La parola “royalties” viene dal Medioevo, quando i reali (royals in inglese), erano proprietari di terre e le davano in uso a terzi in cambio di un pagamento.
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